TMLand : Lama S. Giorgio
da La Tribuna:
Emergenza Lama San Giorgio: forse qualcosa sta cambiando


NEL LETTO ALLUVIONALE SONO SORTI TENDONI ABUSIVI. I PROPRIETARI, DOPO L'ALLUVIONE, CHIEDONO IL RISARCIMENTO
Discarica o un parco naturale? Nell'attesa di conoscere la risposta, in questo mese sono stati organizzati dal Comune di Triggiano due eventi una questione ormai da anni protratta nel tempo: è stata allestita presso il salone mostre del Comune una mostra fotografica a cura di Michele Della Fortuna con lo scopo di sensibilizzare e mostrare a tutti i visitatori i meravigliosi scenari che il territorio della Lama offre. Sempre nella sala mostre è stato presentato il libro "Lama San Giorgio. Natura e Arte"

Discarica o un parco naturale? Nell'attesa di conoscere la risposta, in questo mese sono stati organizzati dal Comune di Triggiano due eventi legati a una questione ormai da anni protratta nel tempo. Dal 31 ottobre al 12 novembre (dato il successo la scadenza è stata prorogata al 15) è stata allestita presso il salone mostre del Comune una mostra fotografica a cura di Michele Della Fortuna con lo scopo di sensibilizzare e mostrare a tutti i visitatori i meravigliosi scenari che il territorio della Lama offre.
"Ho iniziato questo lavoro nel 2003, - racconta il fotografo Della Fortuna - totalmente autofinanziato, affrontando escursioni interminabili ma entusiasmanti per lo spettacolo che la natura mi ha offerto; in alcune circostanze è stato anche molto pericoloso, durante il periodo dell'alluvione, ma la gran voglia di realizzare questo progetto mi ha spinto comunque ad andare avanti. Ricordo che, quando ero più piccolo, la Lama rappresentava la più bella zona di divertimento per i ragazzini. E ora invece?".
In effetti ammirando le foto di questa mostra verrebbe da chiedersi "Davvero tutto questo è a pochi passi dalle nostre case?".
Ma Della Fortuna ha parlato anche di un'alluvione, quella del 23 ottobre 2005: sembra che tutta quell'acqua abbia "ripulito" il letto della Lama favorendo la rinascita della natura. Ricordiamoci però che, prima della rinascita, c'è stata anche una morte, case allagate e distrutte, danni a strade urbane e provinciali, ponti pericolanti, danni alle colture con intere campagne allagate: e se ce ne fossero altre? Intanto manca poco al termine della realizzazione dell'ipermercato Bariblù e dei lavori per l'ampliamento della provinciale Triggiano - San Giorgio adiacente proprio a quell'area maggiormente inondata, meglio conosciuta da noi triggianesi col nome di "Pantano".
A difesa degli abitati l'uomo è intervenuto, negli anni passati, attraverso opere come i "Canaloni" che hanno deviato i flussi idrici limitando i danni alle zone urbanizzate: ma questi interventi sono stati realizzati dai singoli comuni senza tener conto della situazione generale, provocando situazioni paradossali e a rischio: il "Canalone" di Capurso riversa l'acqua nell'alveo naturale della Lama che nel territorio di Triggiano è stata sbarrata sia dalla strada provinciale che da edifici.
Solo nel 2004 l'Autorità di Bacino della Puglia ha adottato il PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) con il quale sono state individuate delle aree soggette a rischio e al fine di evitare altri interventi in suddette zone: ma, secondo l'opinione di un esperto in materia come l'ing. Francesco Ressa, pare che le aree a rischio individuate siano pochissime e che bisognerebbe tener conto delle opere realizzate recentemente con l'occupazione di aree di pertinenza fluviale e con l'occlusione degli alvei.
Ricordiamo inoltre che nel letto alluvionale della Lama, durante tutti questi anni, sono sorti diversi tendoni a scopo agricolo, i cui proprietari, a causa dell'alluvione, hanno preteso un risarcimento per i danni subiti: forse queste persone non erano a conoscenza del fatto la legge Galasso, concernente disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale, vietava la realizzazione di tendoni in quella zona. Comunque il Comune ha effettuato in tal merito una denuncia alla magistratura, si è parlato di un possibile esproprio: la questione è ancora bloccata, ma questa è un'altra storia.
Dunque questi sarebbero solo alcuni esempi delle problematiche legate alla Lama: così tante che è meglio parlare di ciò che l'attuale amministrazione ha intenzione di fare piuttosto che elencare tutto ciò che fino ad ora non è stato fatto. Infatti il 6 novembre, sempre nel salone mostre del Comune, è stato presentato il libro Lama San Giorgio. Natura e Arte (Levante Editori - Bari) nato su iniziativa dell'Assessorato regionale alla cultura (Crsec) del distretto Ba/11, che si inserisce nel discorso di salvaguardia e protezione dell'ambiente naturale.
È importante far capire al cittadino che "proteggere un luogo e quanto in esso contenuto significa anche salvaguardare la memoria di realtà che per millenni hanno interagito con la storia dell'uomo e hanno conservato quanto l'uomo stesso ha lasciato sul territorio", come spiega la presidente dell'Archeoclub di Triggiano Maria Anna Lagioia nella prefazione del testo.
Il responsabile del Centro servizi culturali della Puglia Bartolomeo Servodio spiega nell'introduzione che "si è voluto condurre il lettore a conoscere e apprezzare un patrimonio naturale che rischia di scomparire sia a causa del totale degrado e abbandono in cui parte della Lama si trova, sia per errati e "aggressivi" interventi umani che hanno spesso invaso il territorio con colture, cave, discariche, ecc.". Durante l'incontro è intervenuto anche il direttore dell'Ufficio Tecnico di Triggiano ing. Felice Rubino che, oltre al sopraccitato Pai, ha ricordato il Putt paesistico del 2000 grazie al quale per la prima volta sono state fissate normative dirette per tutte le zone di valenza storica e ambientale, e l'istituzione dell'area naturale protetta A-6 Lama San Giorgio - Triggiano grazie alla legge regionale 19/97 con cui la Regione Puglia ha definito le norme per l'istituzione e la gestione di aree naturali protette al fine di garantire e di promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale e ambientale.
Però siamo quasi nel 2007, sono passati dieci anni e in concreto si è fatto ancora poco: pare che in passato i vari comuni interessati all'alveo (Sammichele di Bari, Casamassima, Rutigliano, Noicattaro, Triggiano, Bari) abbiano pensato di istituire un progetto volto all'individuazione di "Parchi", di cui si è discusso durante un convegno intitolato "Perché non resti un progetto", ma probabilmente la difficoltà di dialogo tra i comuni ha fatto naufragare l'impresa.
L'assessore all'ambiente Piero Caringella ha spiegato che l'iter previsto dalla legge regionale 19/97 è fermo perché prima di tutto bisogna capire e decidere cosa fame della Lama: "Bisogna avere idee chiare e dobbiamo vedercela con altri enti, la Provincia, il Comune di Bari che fino ad ora è stato il grande assente, ostacolando la costituzione di un eventuale "Ente Parco", per il quale bisogna chiarire quale veste giuridica adottare".
L'assessore ha lasciato intendere, inoltre, che a breve ci sarà un incontro con gli altri comuni interessati alla questione.
La pensa così anche il Sindaco Michele Cassano secondo il quale: "l'area della Lama dovrà essere manomessa il meno possibile; in secondo luogo bisognerà pensare al più presto alla messa a regime delle acque.
Bisogna avere una memoria storica ma anche una prospettiva!".



_________________________________________
Michele Della Fortuna (paparazzo) L' Indiana Jones triggianese non si arrende. Dopo anni di interminabiti ma entusiasmanti escursioni, Della Fortuna continua a fare del pericolo il suo mestiere. La Lama "S. Giorgio" è diventata per lui una ragione di vita. Il paparazzo di Triggiano canta: "Ci vuole un fisico bestiale. . .
___________________________________________
17/11/2006

Creative Commons LicenseTutti i contenuti di TMLand sono pubblicati secondo la licenza di utilizzo di Creative Commons, salvo diverse indicazioni. L'Ass. di Promozione Sociale METROPOLIS, e nelle persone di moderatori e tecnici Web, non si assumono alcuna responsabilità per le email inviate nella mailing. Sono esclusi da ogni responsabilità riguardo a contenuti, errori, materiale, immagini a eventuale marchio registrato e da eventuali protezioni di brevetti d'invenzione.