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LETTERA APERTA ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

di altraviatriggiano@gmail.com
Riceviamo dal Movimento "L'Altra Via" e pubblichiamo

LETTERA APERTA ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Scritto dal Movimento “L’Altra Via”

Al termine della pausa estiva e nell’interesse dell’intera cittadinanza, il Movimento “L’Altra Via” –nel massimo rispetto dell’autorità istituzionale e del primo cittadino- ritiene di dover evidenziare aspetti di metodo e di contenuto circa quanto avvenuto all’ultimo Consiglio Comunale del 3 agosto 2011, con l'unica finalità di dare un contributo, per quanto è nelle nostre possibilità, al buon andamento dell'Amministrazione, senza alcuna volontà di censurare il comportamento di chi ci governa. Ciò premesso, vorremmo avanzare alcune osservazioni.

Anzitutto, non si ritiene che argomenti tanto importanti per la cittadinanza quanto quelli indicati all’o.d.g. dello scorso Consiglio Comunale (1. Approvazione del Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2010. 2. Approvazione del progetto di riorganizzazione della modalità di svolgimento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani assimilati. Regolamento) possano essere discussi in una data (3 agosto) in cui la maggioranza dei cittadini è in vacanza o comunque nient’affatto disposta ad intrattenersi fino a tarda ora per seguire le decisioni dell’Amministrazione Comunale.

Invero, pur comprendendosi l’urgenza di definire le suddette problematiche, sicuramente prioritaria è l’esigenza di consentire ad ogni cittadino di assistere alle relative decisioni; ragion per cui, considerato che il primo Consiglio Comunale ha avuto luogo in data 30 giugno, ben si potevano anticipare gli altri due a date che non sconfinassero nel pieno dell'estate.

Fondamentale per ciascuno, infatti, sarebbe stato, ad esempio, comprendere l’iter e le motivazioni alla base dell’ormai approvato Progetto di riorganizzazione della modalità di svolgimento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani assimilati e del relativo Regolamento, materia di per sé articolata ma degna di attenzione, dato il coinvolgimento di ogni cittadino, chiamato in prima persona a contribuire ai relativi costi attraverso la TARSU.

Importante sarebbe poi stato per ciascun cittadino comprendere le ragioni (spiegate dall’assessore competente in sede consiliare) per le quali -dal 2007 ad oggi- i costi relativi a tale servizio sono stati sempre crescenti ed ancor più l’importanza della raccolta differenziata che, pur non conducendo ad un immediato risparmio, costituisce un ottimo investimento per il futuro, come parimenti si è spiegato.

Sempre con riferimento al metodo, l’Altra Via contesta quanto avvenuto in seno allo stesso Consiglio, allorquando, al momento di decidere sul suddetto punto all’o.d.g. -una volta chiesti 10 minuti di sospensione- cittadini comuni si sono avvicinati a Sindaco, Consiglieri ed Assessori ed hanno direttamente espresso il proprio parere in merito alle decisioni da adottare.

Ciò -a parere di chi scrive- senza rispetto del primo cittadino, di tutti i componenti dell’Amministrazione Comunale e soprattutto dell’intera cittadinanza, che ha eletto nel Sindaco e nei Consiglieri i propri rappresentanti, non certamente in tutti gli altri cittadini -non eletti- che quella sera si sono avvicinati al tavolo Consiliare esprimendo, in maniera assolutamente poco rispettosa del Regolamento (considerato che i cittadini possono assistere ma non di certo intervenire o addirittura contribuire alle decisioni del Consiglio) la propria opinione.

Circa i contenuti, L’Altra Via si chiede come mai il Consiglio non abbia deciso di adottare la proposta di istituire un organo di controllo che possa vigilare sulla corretta erogazione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti, com’era stato giustamente proposto da qualcuno dei Consiglieri.

Ci si domanda, inoltre, come mai la corretta proposta di inserire una co-responsabilità senza limiti di tempo della Società appaltatrice, attraverso il suo contributo ai costi scaturenti da un eventuale mala gestio del servizio, sia stata poi ridotta ai soli primi due anni.

Il rischio, infatti, è che la Società appaltatrice s’impegni al massimo per garantire un servizio efficiente solo per i primi due anni (nel corso dei quali essa sarà co-responsabile col Comune di eventuali disservizi).

Dal terzo anno in poi, invece, essa non avrebbe più alcun interesse a garantire un servizio che riduca al minimo i costi, poiché essi ricadrebbero interamente sul Comune, il quale, a sua volta, potrebbe trasferirli in tutto o in parte sui cittadini attraverso un aumento della TARSU.

I cittadini, dunque, subirebbero un aumento della suddetta tassa senza averne colpa e, quel che è peggio, a causa di un eventuale disservizio della Società appaltatrice!

Per tutte queste ragioni, si torna –rispettosamente- a ribadire l’importanza che, in futuro, argomenti così delicati –che più di tanti altri riguardano i cittadini- vengano trattati e decisi in maniera meno precipitosa e mettendo l’intera cittadinanza nelle condizioni di potervi concretamente assistere.

Si auspica altresì –da parte dell’Amministrazione Comunale- una maggiore autorevolezza, al fine di evitare che cittadini non eletti possano arbitrariamente inserirsi tra i Consiglieri, partecipando di fatto a decisioni a cui essi non sono autorizzati.

Ciò nel rispetto dell’intera cittadinanza.

06/09/2011

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