TMLand : Le interviste

INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL COMITATO FESTA PATRONALE “MARIA SANTISSIMA DELLA CROCE”

di Livia Paola Addante

Nicola De Carne

A conclusione dei Solenni Festeggiamenti in onore della nostra Santa Patrona Maria Santissima della Croce appare d’obbligo un bilancio conclusivo e per farlo abbiamo deciso di intervistare il Presidente delegato del Comitato Festa, sig. Nicola De Carne…

- Cosa l’ha spinta ad assumersi il delicato compito di Presidente delegato del Comitato Festa?

Anzitutto una grande fede nella nostra Santa Patrona, alimentata dal fatto che, vivendo in parrocchia sin da ragazzo, ho vissuto questa festa sempre come una festa parrocchiale e non solo patronale.

Ho sentito una chiamata ordinaria, diciamo che non sono stato folgorato sulla via di Damasco come San Paolo, ma ho vissuto il mio mandato come una parentesi nella vita comunitaria, vissuta insieme alle altre attività da me portate avanti nel contesto parrocchiale, quindi non in maniera distaccata.

- Quali sono state le difficoltà e gli ostacoli incontrati durante i lavori di questi mesi in preparazione ai festeggiamenti?

In maniera particolare una delle più grandi difficoltà è stata quella di dover far fronte al periodo di crisi economica che stiamo vivendo.

Le disponibilità destinate dai cittadini sono state infatti di gran lunga inferiori rispetto agli anni scorsi: gli introiti sono stati per l’appunto i più bassi degli ultimi dieci anni.

Quindi si è dovuto organizzare una festa con risorse più basse, aspetto che ha richiesto maggior impegno affinché i festeggiamenti si svolgessero per il meglio.

- Su cosa ha voluto puntare quest’anno? Quali sono state le novità?

Ci tengo a sottolineare che la novità più grande è stata proprio la composizione del Comitato: l’introduzione di membri giovani che testimoniano l’importanza di una tradizione che è necessario rimanga viva.

Ho inoltre puntato a conservare la tradizione sacra e religiosa di questa festa.

Importanti eventi di carattere religioso e culturale sono stati il fiore all’occhiello, ricoprendo un arco temporale di venti giorni: il musical “Marcellino pane e vino” ad opera della compagnia “Lo Specchio di Francesco”, la presentazione del Totem Multimediale della Pinacoteca nella parte superiore della Chiesa Santa Maria Veterana ad opera dell’associazione “Metropolis “, la mostra “I ricordi del passato” a cura dell’associazione ANTEAS, il concerto dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, la Conferenza presieduta dal prof. Michele Loconsole “Il culto Mariano a Triggiano”a cura dell’Archeoclub di Triggiano “ Nicolò De Filippis”.

Un’altra importante novità è stata l’abolizione dell’asta della Madonna per dare la possibilità a tutti i devoti concittadini di portare la sacra effige, in particolare grazie agli 84 portatori dell’associazione “Bea Vera” che comprende i portatori dei Misteri del Venerdì Santo, rappresentando di fatto tutto il tessuto triggianese.

- Anche il Corteo Storico ha subito quest’anno dei cambiamenti. Ci sono stati riscontri positivi?

Assolutamente si.

Il Corteo non è una sfilata allegorica, ma ha un’importanza storica degli eventi del 1732 svoltisi nel nostro paese che hanno portato alla proclamazione di Maria Santissima della Croce come Protettrice, Patrona e Avvocata di Triggiano.

Quest’anno il corteo ha visto la partecipazione di ben 140 figuranti: Giovani, giovanissimi e anche intere famiglie.

Encomiabile l’impegno di alcuni piccoli parrocchiani nel racconto di uno scritto di Padre Daniele tratto dalle “Storie di Triggiano” e uno scritto di Padre Pietro Addante.

Anche la presenza del gruppo folkloristico “Re Pambanelle” è stata una collocazione soprattutto di carattere storico per rappresentare il momento di festa per i contadini intorno alla Madonna.

Abbiamo inoltre scelto di far partire il corteo storico da via Cesare Battisti angolo via Kennedy per far sì che anche questa zona del nostro paese fosse coinvolta.

- Quali sono stati i rapporti con le amministrazioni Comunale e Provinciale?

Abbiamo riscontrato forte supporto da entrambe, il contatto in questi mesi è stato costante, non ci siamo mollati un attimo, non abbiamo ricevuto solo aiuti materiali, ma soprattutto tanti consigli e spunti su cui lavorare.

- Quali invece i legami con i triggianesi residenti all’estero?

Da subito si è avuta una particolare considerazione per i nostri concittadini emigrati con l’obiettivo di averli nostri ospiti durante i festeggiamenti. In questi mesi abbiamo sempre avuto un contatto costante, avendo io personalmente scritto a nome di tutto il Comitato Festa una lettera ai triggianesi residenti all’estero. Grande piacere è stato ricevere da loro un augurio telefonico nel giorno della festa.

- Un suo bilancio conclusivo?

Una bella esperienza, forte per tutti i componenti del Comitato.

Ci sono stati, è vero, momenti nei quali si è pensato che un risultato positivo non ci sarebbe stato, ma alla fine il programma si è concretizzato nel migliore dei modi.

Abbiamo seminato tanto dimostrando che con buona volontà, pazienza e meticolosità nell’utilizzo delle risorse, si è riusciti a dare questa importante festa.

- Ora una domanda sorge spontanea: rifarebbe quest’esperienza?

Si, a patto che la squadra al mio fianco se la senta nuovamente di appoggiarmi: “Squadra vincente non si cambia”.

Allora potrei riprovarci.

29/09/2013

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