Sono stupito nel vedere e nel capire come il popolo si approccia con i vari servizi che la Rete ci regala, il più delle volte, in maniera gratuita... Come sempre per iscriversi a un servizio on line ci si deve prima registrare e poi, alla fine, come sempre, leggere l'accordo contrattuale o la Policy (cosa che nessuno fa!!), il regolamento su come andare d'accordo con l'azienda costruttrice del servizio e il suo utilizzo. Su Facebook mi sono accorto che questo non sempre accade perchè le Aziende/Imprese, per fare i furbetti, e trovare tantissimi "possibili clienti" si fingono persone private con una data di nascita, luogo di nascita, orientamento religioso e sessuale, ecc.
Ho capito che per trovare clienti chiedono, in gergo tecnico A SPAM, amicizia a catena di persone del territorio. Fanno uso, in maniera sproporzionata, di richieste a tutti coloro che possono, in qualche maniera, raggiungere il negozietto. Quando, invece, il regolamento Facebook propone alle aziende, organizzazioni, imprese, istituzioni, marchi, prodotti, artisti, personaggi pubblici, intrattenimenti di vario genere e Comunità una pagina dedicata per la creazione. Una pagine che offre loro, a differenza del profilo privato, una statistica (insight) ben dettagliata con elementi di spunto per un buon monitoraggio e ricerca per un miglioramento, possibilità di essere ricercati anche fuori dalla cortina di ferro di Facebook su un motore di ricerca (google??), possibilità di viral marketing, personalizzazione della "pagina di atterraggio", amministrazione della pagina con uno staff dedicato e inserzioni pubblicitarie dedicate.
E allora? Succede che mi chiedono amicizia Pizzerie, venditori di borse, calendari, pescherie, negozi di calzature, ottici, mobilifici, negozi di illuminazione, ecc. Non mi sembra carino che un negozio abbia un suo compleanno, una data di nascita, orientamento politico e, il bello del bello, amici a cui chiedere l'amicizia. Mi sembra scorretto, come dice anche Facebook, dover chiedere amicizia "sfruttando" il servizio in maniera smisurata con lo scopo NON di condividere ma di utilizzare l'amico per un proprio scopo. Non vi sembra?
Ma qualcuno allora potrebbe anche dire: "Ma a me che me frega? Lo fanno tutti lo faccio anch'io".
Giustissimo, dico io. Fate bene a provare questa condizione provvisoria perchè Facebook potrebbe bacchettarvi nel momento in cui giungono, alla "centrale di comando", delle segnalazioni, o un monitoraggio a campione, in cui voi NON utilizzate il servizio nel modo giusto. Questo comporta così una TOTALE cancellazione delle informazioni, delle foto, dei video e dei vostri "clienti".
Ultimamente ho cancellato, per mia etica da buon navigante della Rete, coloro che hanno una registrazione errata e ho inviato loro, prima della rimozione definitiva dal profilo, il seguente messaggio:
"Spett.le Azienda/Impresa amica,
sono con la presente a dirVi che da questo momento, per mia etica comportamentale su Facebook devo assolutamente rimuovere la sua azienda perchè, ingiustamente, fa uso e richiesta di amicizia attraverso un profilo non consentito dalla Policy di Facebook.
Devo rispettare, quindi, coloro che hanno, una pagina dedicata come Azienda e che utilizzano i regolamenti di uso secondo il servizio loro dedicato.
Nella speranza di una vostra sicura comprensione, sono a vostra disposizione per ulteriori informazioni e porgo i miei più cordiali saluti."
Ho notato anche, come segnalatomi sul profilo, che esistono pagine dedicate che fanno capire quanto da me detto e ve li linko sotto:
https://www.facebook.com/pages/Pizzerie-che-ti-chiedono-lamicizia/271002359579484
https://www.facebook.com/pages/Diciamo-basta-alle-aziende-che-su-FB-utilizzano-Profili-Fisici/185630138179251
Se avete altre pagine in merito da segnalare fatelo nei commenti, sotto. Io ho fatto una scelta per, prima di tutto, non essere utilizzato da "amico" e poi voglio rispettare coloro che attraverso tanti sforzi fidelizzano i propri clienti, e non caproni, attraverso strumenti, marketing, staff tecnici dedicati, ecc.
Voi cosa ne pensate? Siete d'accordo?
Alla prossima
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Ringrazio per questo articolo IndigeniDigitali per il dibattito, Francesco Tedeschi per la segnalazione del gruppo "Pizzerie che ti chiedono l'amicizia". |