Descrizione Sintetica del Programma Elettorale :
Triggiano in questa fase della sua storia e dopo cinque anni particolarmente attenti alla infrastrutturazione urbana, deve ripensare seriamente alla sua identità e alla sua vocazione. Identità e vocazione che ovviamente vanno individuate in riferimento al territorio, alle sue prospettive di sviluppo e alla sua economia.
Dire che Triggiano oggi viva una condizione di marcata periferizzazione non è solo un luogo comune, ma una dolorosa realtà, con innegabili riflessi anche sul piano della socializzazione, della sicurezza e della qualità della vita, a cui corrisponde una forte crisi di subalternità rispetto alla città metropolitana e una scarsa attrattività di "vita vissuta", soprattutto in direzione delle giovani generazioni.
Molti i fattori di questa situazione, dalla sua collocazione a ridosso, ma comunque decentrata rispetto alle grandi arterie di traffico da e verso la città capoluogo, un territorio decentrato e proteso al mare senza però un accesso allo stesso, mai definito nella sua reale vocazione: né compiutamente agricolo, né turistico, né terziario, né residenziale.
Altro aspetto da considerare è che alla crisi delle più antiche attività economiche, che pure avevano assicurato a Triggiano un posto di privilegio nel contesto provinciale e regionale, non sono stati individuati altri poli produttivi "tipici" e di qualità.
Attaccare questi nodi diventa quindi il punto programmatico di forza del prossimo quinquennio amministrativo, che dovrà muoversi all'insegna di progetti partecipati sungo il filo di alcune espressioni chiave: "Abitare Triggiano", "Triggiano produce", "Triggiano Progetto Cultura".
Vanno tuttavia individuate alcune priorità operative quali:
• Prosecuzione della attuale programmazione territoriale generale in funzione della individuazione vocazionale del territorio e delle possibili direttrici di crescita;
• Valorizzazione delle risorse storico-ambientali (Lama San Giorgio e centro storico soprattutto, da rivitalizzare e circuitare in una rete culturale e produttiva);
• Ripensare strategicamente il rapporto con la città metropolitana, nella convinzione tuttavia che solo sulla base di una definizione vocazionale del nostro territorio è possibile opporsi ad ogni forma di subalternità rispetto alla onnivoricità della città capoluogo;
• Favorire su nuove basi la crescita dell'economia cittadina, con particolare riferimento alla imprenditorialità giovanile e cooperativa, anche nel campo del marketing territoriale per la riqualificazione e la tutela delle produzioni tradizionali, comprese quelle di nicchia. "Triggiano produce" potrebbe diventare lo slogan per un progetto virtuoso di promozione e rilancio del "made in Triggiano", anche utilizzando la risorsa Bariblù.
Il tema della identità porta direttamente a quello della iniziativa culturale, da riportare dalla dispersione dei cento interventi scoordinati, ripetitivi e di impatto meramente localistico ad una unità di progetto-coordinamento esportabile nel contesto supercomunale, "Triggiano Progetto Cultura", a cui chiamare la partecipazione selettiva delle realtà associative, scolastiche e individualmente creative presenti sul territorio.
In questa prospettiva si partirà ovviamente da quanto di alto livello già realizzato e/o progettato, a cominciare dal Premio Dicillo e dalla auspicata Galleria Civica d'Arte Contemporanea.
Ma il tema culturale, anche nella prospettiva dell'obbiettivo "Abitare Triggiano", impone una forte opzione di radicamento delle iniziative sul territorio, non in senso autarchico, ma in quello delle opportunità da concedere al territorio per sviluppare le proprie risorse di creatività.
Torna qui il nodo tuttora irrisolto dei contenitori culturali, in ordine al quale si appalesano almeno due priorità:
• La "Casa della creatività multidisciplinare", da mettere a disposizione soprattutto dei giovani creativi locali, come luogo laboratoriale attrezzato (per arti figurative e grafica, musica, poesia, teatro ecc.) e di incontro e scambio di esperienze. Per questo obbiettivo si potrebbe pensare al riuso dell'ex Mercato Coperto.
• La "Casa della cultura e dello spettacolo", in grado di offrire lo spazio adeguato allo svolgimento di manifestazioni culturali e artistiche (convegni, conferenze, rappresentazioni teatrali, concerti ecc.) e di offrire nuove possibilità operative alla Biblioteca Comunale.
Sulla scia di quanto realizzato nel corso dell'ultimo quinquennio, dovranno svilupparsi anche specifici interventi di politica giovanile e femminile.
Infine, ma non per questo meno importante, anzi, le politiche socio-sanitarie. Alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione e del crescente fenomeno delle nuove povertà a latere e di concerto con le azioni del piano sociale di zona dell'Ambito BA/5, di cui Triggiano è comune capofila, sarà compito della nuova Amministrazione comunale, dare risposte ai nuovi bisogni della comunità, promuovendo e indicando servizi che al tempo stesso sviluppino occupazione.