“Resterò sempre al vostro fianco e con la mano ancora tesa se ce ne sarà bisogno. Non vi abbandonerò mai”.
Sembrano frasi di rito ma per un uomo come lui, sono parole asciugate dalla austerità, dalla fede e dalla determinazione che lo hanno sempre contraddistinto nella carriera di professionista, di sportivo e di educatore. Così ha chiuso il lungo discorso a braccio l’ing. Nicola Jacobellis nella cerimonia che, il 22 dicembre scorso, ha sancito il passaggio della sua cinquantenaria presidenza della Unione Sportiva Fides Triggiano alla presenza del Vice Presidente della FIPAV PUGLIA Jhonny Netti, dal Presidente della FIPAV-BARI Danilo Piscopo e dal fischietto olimpionico Erasmo Paradiso.
Dopo oltre mezzo secolo al vertice del club triggianese, già due volte presidente della FIPAV PUGLIA e già Consigliere del Comitato Provinciale del C.S.I., Nicola Iacobellis ha affidato il timone a due giovani imprenditori: Michele Ardito e Michele Franco, a capo della Emme Emme srl, main sponsor della società sportiva già dall’inizio della stagione agonistica.
“Amo la storia in generale. E questa società ne è intrisa da oltre sessant’anni. Il fascino e l’ammirazione che si possono provare sfogliando gli archivi della U.S. FIDES sono tali da emozionare anche i non addetti ai lavori e gli scettici. E’ un privilegio per me aver ereditato una missione così importante e sarà proprio dalla memoria che cominceremo il nostro viaggio visionario almeno quanto quello iniziato nel 1946.
“Visionaria” è l’espressione che credo meglio possa aggettivare la capacità di questa società che nel secondo dopo-guerra ha saputo proiettare nella modernità prima l’associazione, poi Triggiano e poi la nostra regione, con la militanza negli anni ‘70 nel campionato di serie B nazionale, di nuovo traguardata nel 1980. Sul finire di quel decennio Nicola Iacobellis ed il suo staff rilanciarono sulla scena internazionale la nostra società con quattro edizioni del Trofeo dei Due Mari che aprì le porte di Triggiano alle delegazioni di Cipro, Ungheria, Francia, Malta, Jugoslavia in favore dell’Unicef.
Dai documenti dell’epoca si deduce una capacità di management logistico, mediatico, istituzionale e sportivo che scuoterebbe i più navigati organizzatori di eventi. Credo che la Stella D’oro assegnata dal CONI alla FIDES nel 2003 sia un riconoscimento che vale davvero gli sforzi compiuti”. Queste le parole del neo co-presidente Michele Franco, 39 anni, barese, che insieme a Michele Ardito si avvicenderà alla guida della storica società sportiva e che Nicola Iacobellis ha voluto fortemente come successori del suo mandato nell’insolita formula a due. Michele Ardito, già schiacciatore nella FIDES dal 1985 al 2000, ha svelato le ragioni della doppia conduzione.” Siamo innanzitutto due amici. Due grandi amici. Da sempre. Abbiamo costruito insieme il nostro futuro imprenditoriale ma condividiamo ogni esperienza, anche nel tempo libero. Sono figlio unico e non nascondo di aver trovato in lui, tanti anni fa, il mio fratello maggiore. Oggi siamo due grandi alleati.”
Classe 1974, triggianese, Michele Ardito sarà naturalmente l’anima sportiva della coppia al vertice, mentre a Michele Franco spetterà la mission più strategica dedicata al consolidamento del legame con il territorio, con la rete economica e sociale. “Credo che nella scelta di Nicola Iacobellis di cedere il testimone – ha continuato Ardito - ci sia una precisa volontà di assicurare la continuità attraverso il sentimento dell’appartenenza, una sorta di codice, di imprinting etico che ricevi non appena entri in una istituzione come questa. Nel mio caso di ex-giocatore della FIDES, sento di rappresentare tutti i miei ex-compagni di squadra, anche di generazioni precedenti che oggi avrebbero potuto essere al mio posto perché molti di loro, oggi, sono professionisti di successo, imprenditori altrettanto capaci. E credo che la scuola di vita della FIDES abbia contribuito a costruire il loro futuro, vincente anche per altre centinaia di persone, forse migliaia. Mi sento onorato di ricevere questa presidenza ed è a tutti loro che vorrei dedicarla, nella speranza di riportare i nostri colori di nuovo sulla scena nazionale”. E sono già molti i progetti che la coppia Ardito-Franco hanno annunciato nella presentazione del nuovo piano di rilancio. Alcuni sono già stati tradotti concretamente e riguardano l’area della comunicazione e del marketing che tra pochi giorni saranno presentati ed offerti al pubblico in forma di servizi ed opportunità per non solo per le famiglie associate ma per tutti i cittadini.
“Lascio una società viva, organizzata e formata da persone qualificate, nelle mani di uomini valenti come Michele Ardito e Michele Franco. Ho meditato a lungo e con non poche difficoltà per intercettare le persone giuste che potessero garantire stabilità e continuità alla FIDES. Sono sicuro che sapranno condurre con saggezza questa esperienza con uno spirito di modernizzazione e di evoluzione che da sempre ci appartiene ma sempre proporzionato ai mezzi e alle risorse disponibili. Una buona capacità di pianificazione, la più ampia e organica possibile è alla base di ogni principio di azione. Il coraggio di fermarsi o di aspettare dovrà essere una qualità e non un limite perché modernizzare vuol dire saper interpretare i tempi e le epoche che man mano si attraversano. E questi sono tempi difficili in cui molte società rischiano di scomparire. Ogni sforzo possibile per far crescere la FIDES dovrà essere compiuto ma con prudenza. Potenziare e migliorare: questo è lo spirito che mi aspetto. Credo che la valorizzazione dei servizi che sappiamo offrire sia un obiettivo primario. Mi riferisco alla capacità ricettiva del settore del Minivolley che vanta professionalità che tutta la pallavolo ci invidia. I giovani, come individui prima e come pallavolisti dopo, sono la missione storicamente educativa di FIDES in nome della lealtà, della determinazione, della sperimentazione e della legalità. Poter essere un riferimento credibile per la formazione extra-scolastica ed extra-familiare trovo sia la più grande gratificazione”. Così, Nicola Iacobellis ha chiuso il suo discorso di congedo dalla guida della leggendaria Unione Sportiva Fides Triggiano, nata nel 1946 in occasione di un torneo provinciale indetto dal Centro Sportivo Italiano. Difficile da credere, ma il torneo era di calcio! |