IL MATRIMONIO S'HA DA FARE.
IL LIETO FINE PER LA COPPIA ARBITRALE D'AMATO/ANNOSCIA GRAZIE ALL'APPELLO DELLA FIDES E DELLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO. di ufficiostampa@volleyfides.it
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Pasquale ed AriannaBari, 21 Febbraio 2014. Queste si che sono vittorie. E forse valgono più di un campionato. In ogni caso, per tutti noi si tratta di una partita straordinaria. L'abbiamo giocata in tanti, perchè in campo per Pasquale e Arianna è scesa tutta la pallavolo pugliese, e non solo, grazie all'appello lanciato dalla Fides Volley Triggiano sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Il titolo del quotidiano del 7 gennaio scorso recitava così: " Io, licenziato e umiliato senza più soldi nè lavoro".
E' la storia di Pasquale D'Amato e di Arianna Annoscia. Sono due nostri amici, due persone straordinarie, due appassionati di pallavolo nonchè arbitri federali. Dopo i lunghi festeggiamenti di buon auspicio e di congedo dal vecchio anno Pasquale si è ritrovato senza lavoro all'indomani del primo dell'anno 2014.
Così è crollato il progetto di una vita insieme ad Arianna, anche lei senza lavoro dal 2013. Ma si è trattato solo di un brutto sogno durato poco più di un mese. Il tam tam mediatico di Fides Volley Triggiano, tra social network, carta stampata e passaparola ha colpito al cuore un imprenditore barese a capo di uno studio di consulenza ( al momento preferisce mantenere l'anonimato) che ha offerto a Pasquale una nuova opportunità di lavoro per poter finalmente sposare Arianna il 26 luglio 2014.
-Negli ultimi tempi avevo perso la fiducia negli altri. Viviamo in un'epoca dominata dall'egoismo..ma.. poi... grazie agli amici di Fides e alla Gazzetta ho scoperto che esiste un mondo ancora florido di sorprendente solidarietà. Ora si è riaperto uno spiraglio di luce e ringrazio il nuovo datore di lavoro di Pasquale che ha sposato la nostra causa. - Queste le parole di Arianna Annoscia, ventisette anni, che questa estate convolerà a nozze con Pasquale, quarantaduenne commercialista.
Di storie come queste ce ne sono davvero tante. Molte giovani coppie le stanno vivendo nel silenzio. Questo è quanto tocca ad una generazione che vive nel pieno di un'epoca di forti cambiamenti che qualcuno continua a chiamare CRISI, senza sapere quando, come e se potrà pianificare il futuro che si chiama casa, lavoro, famiglia, figli, diritti e qualità della vita. |
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21/02/2014 |
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